Da quattro anni la Parrocchia di San Paolo della Comunità di San Vincenzo ha istituito un museo ove, tra vari manufatti di carattere religioso, quali paramenti sacri, oggetti liturgici, dipinti agiografici, è possibile ammirare merletti che in precedenza (per la loro preziosità o per problemi connessi alla loro manutenzione) venivano raramente estratti dagli armadi. Da secoli le abili mani delle merlettaie di Cantù hanno saputo realizzare complesse bordure di merletto donate in segno di devozione alle loro chiese e tanti di questi pregevoli esempi sono esposti nel museo.
Nel museo è possibile ammirare il grande baldacchino processionale (anche se scomposto) realizzato e donato dall’intera comunità cittadina e utilizzato in passato per le solenni processioni plebane. Le imponenti dimensioni del baldacchino hanno richiesto una partecipazione corale nella realizzazione di questa testimonianza della devozione locale. Anche sotto l’aspetto stilistico e tecnico il baldacchino è una virtuosa somma dell’industria del merletto canturino; in base alle testimonianze il disegno sarebbe stato eseguito da Luigi Radice, titolare delle Manifatture Riunite Merletti, e poi “spuntato” per le cartine da Angelo Colombo detto “Bighin”.